Pubblicato da: pesciolinda | ottobre 9, 2012

Dilemma:stringhe dentro o fuori?!

Per le adolescenti di oggi si è aggiunto un altro dilemma nelle loro giovani vite
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Pubblicato da: pesciolinda | ottobre 3, 2012

Essere Al Top

La maggior parte delle persone,usa lo sport per ottenere beneficio. Dopo lavoro,una bella corsetta nel parco libera dagli stress avuti durante la giornata. Si é a contatto con il proprio corpo. Lo sport é anche un divertimento come le partite a calcetto alla Domenica con gli amici. Lo sport agonistico peró non si puó solo considerare un passatempo. Ha bisogno di completa dedizione,forza sia mentale che fisica. E di tanta passione. Senza di quest’ultima,perderai solo il tuo tempo e ti distruggerai la vita.
Il nuoto sincronizzato é uno sport acquatico che richiede molta costanza. Gli allenamenti a livello agonistico sono di 4 ore,sei giorni su sette. Questo accade nelle societá che competono a livello italiani. Invece nella Nazionale,gli orari degli allenamenti raddoppiano. Si puó percepire facilmente che senza passione,una persona attua un suicidio interiore. Questo riguarda gli atleti ma anche gli allenatori. Uno scandalo ha investito il mondo del Sincro negli ultimi giorni. La Nazionale spagnola é la migliore in campo europeo e solo seconda alla Russia in campo mondiale. Negli ultimi 15 anni,quando la Spagna è diventata una potenza, l’allenatrice è stata Anna Tarres.
Il 6 Settembre,la Tarres è stata esonerata dal ruolo di selezionatrice della Nazionale. Il motivo ufficiale è stato:”Non le è stato rinnovato il contratto per motivi tecnici e per politiche sportive”. Politiche sportive? Il Sincro,è considerato uno sport minore e per questo,si tende a chiudersi nel gruppo. In un gruppo dovrebbero essere tutti uguali per fare si che il progetto vada a buon fine. Ma se all’interno,c’è qualcuno che ha vinto 55 medaglie in 15 anni di carriera,non si può pretendere l’equitá. Anna Tarres si è trasformata in un dittatore. Probabilmente era stanca di quel lavoro doveva aveva raggiunto il massimo e sfogava tutta la sua rabbia contro le sue atlete. Quest’ultime hanno deciso di scrivere una lettera alla Federazione denunciando tutti i danni emotivi che hanno subito a causa di questo comportamento. La lettera è stata pubblica ed è veramente shock.
“Fuori dall’acqua grassona,vai da uno psicologo”,
“non venire a fare la santa,che hai fatto sesso con tutto ció che si muove”,
“devi vomitare?ingoia”.
Alcune di queste ragazze,per non compromettere la loro carriera,sono diventate anoressiche,altre per andare contro alle pesanti critiche,bulimiche. Questo accade in una grande nazionale e fa notizia. Ma quante volte saranno accadute cose simili ma nascoste perché potrebbe andare in crisi una societá dopo alcune rivelazioni? Io credo che le atlete spagnole abbiano fatta bene a denunciarla.
Ció che è indubbio è che la Tarres ha fatto parte nella storia del Nuoto sincronizzato e nonostante le ultime scioccanti rivelazioni,ha pur sempre vinto 55 medaglie che nessun commento le potrá mai togliere.

Pubblicato da: pesciolinda | settembre 30, 2012

Tu non sei sola

“Sola” è il nome del singolo estratto dal nuovo album di Francesca Michielin, “Riflessi di me”. La vincitrice di XFactor 2011,esce con il suo primo album di solo inediti. Questa cantante é oramai al secondo video,dopo Distratto,ora Sola. Per il nuovo singolo si preannuncia un successo quanto(se non superiore) a quello precedente. Il video ha giá ottenuto moltissime visualizzazioni su Youtube. Personalmente,”sola” mi piace molto. Al primo ascolto,potrebbe risultare monotono,una cosa giá sentita. Per questo,io vi suggerisco di leggere il testo contemporaneamente. In questo modo,ci accorgiamo che è in corso una piccola storia. Notiamo il tempo trascorrere,i problemi che all’inizio ci parevano insormontabili diventano un lontano ricordo. Credo che questa canzone sia adatta a qualunque etá. Gli adolescenti si ritroveranno in questi dolori,che ora ci sembrano senza soluzione,e la canzone invece ti dice che passerá,basta che tu abbia la forza di aspettare che il tempo scorra. Chi ci é giá passato,capirá quanto tutte queste parole siano vere. Per questo vi consiglio di ascoltare la canzone. L’album completo “riflessi di me”,sará disponibile dal 2 Ottobre. Testo: E ti si legge negli occhi perchè  Non c’è alcun peso da nascondere  E quel vestito da stringere un po’,  buone intenzioni che non bastano.  E tieni a mente le parole, solo le più belle,  rotta è la tua voce mentre il cielo piange.  Sei sola, sola, sola. Ti senti sola, sola, sola . E ti si legge negli occhi perchè  Sempre più rare le tue lacrime.  La nostalgia per chi non rivedrai  E l’allegria che poi ritroverai  Nei gesti e nei dettagli  Piccoli e importanti Anche se oggi vedi Solo amori infranti.  Sei sola, sola, sola.  Ti senti ancora troppo Sola, sola , sola.  E continui a domandarti  Quale senso possa avere il tuo Dolore.  Risposte troverai  Prima o poi In fondo all’amore  Che ti renderà più forte  E sarà una buona amica anche La solitudine.  Sola, sola, sola.  Tu non sei sola,sola,sola.

Pubblicato da: pesciolinda | marzo 20, 2012

Un libro che non ha bisogno “d’aiuto”

“The help” è un romanzo di Kathryn Stockett del 2009. Inizialmente non venne apprezzato dalle case editrici ma successivamente diventò un best seller.

La vicenda narrata si svolge nell’estate del 1962, Eugenia “Skeeter” Phelan, dopo essersi laureata, torna nella sua città natale, Jackson in Mississippi. Skeeter aspira a diventare una scrittrice e costruirsi una carriera tutta sua, in netto contrasto con le aspirazioni delle sue coetanee, che ambiscono al matrimonio e a mettere su famiglia. La madre non apprezza molto le idee anticonformiste della figlia, ma Skeeter sa che potrà contare sull’appoggio dell’amata Constantine, la governante che l’ha cresciuta fin da bambina, ma la donna sembra essere scomparsa nel nulla. Aibileen Clark è una domestica di colore che ha allevato uno dopo l’altro diciassette bambini di famiglia bianche. Saggia e forte, nonostante nella vita abbia dovuto subire il dolore più grande, la perdita del suo unico figlio, morto sul lavoro tra l’indifferenza della gente. Minny è la migliore amica di Aibileen, una donna grassa e di bassa statura con numerosi figli e un marito manesco. Minny è una donna dal carattere forte che non si fa’ mettere i piedi in testa da nessuno, la sua lingua tagliente l’ha portata ad essere licenziata più volte, che diventerà infine l’aiuto di una facoltosa donna bianca. I destini di queste tre donne si intrecceranno inevitabilmente, portandole a lavorare segretamente a un progetto che scuoterà la società razzista di Jackson.

Come iniziare la recensione di questo libro. Un capolavoro! Si può trovare qualunque cosa al suo interno:umorismo,tragedia,amore,storia. Dicendolo cosi’ potrebbe sembrare un miscuglio disordinato ma in realtà è tutto cosi’ chiaro e ordinato. Secondo me, la piu’ grande abilità della Stockett è stata quella di riuscire a trattare argomenti di estrema importanza (come il razzismo) con una tale delicatezza che non risulta assolutamente pesante anzi’. Purtroppo, credo che questo libro non guardi solo al passato ma faccia dei chiari riferimenti al razzismo odierno. Da questo libro si può solo imparare e consiglio a tutti di leggerlo anche se avete visto il film pluri-premiato agli oscar di quest’anno.

 

 

Pubblicato da: pesciolinda | marzo 11, 2012

Una saga “affamata” di fama

“hunger games ” è un libro scritto da  Suzanne Collins. Il primo libro da inizio ad una affascinate trilogia. Tra pochi mesi uscirà il primo film riguardante la forunata saga.”Hunger Games” è ambientato in un’epoca futura dopo la distruzione del Nord America, in una nazione conosciuta come Panem. Panem è formata da una ricca capitale, Capitol, e dodici poveri distretti periferici.
Come punizione per un precedente tentativo di ribellione in contrasto al potere di Capitol, ogni anno un ragazzo e una ragazza di età fra i 12 e i 18 anni vengono presi in maniera casuale da ogni distretto e obbligati a partecipare agli Hunger Games, un evento televisivo nel corso del quale i partecipanti, o meglio definiti  “tributi”, devono combattere sino alla morte in una vasta arena all’aria aperta, sino a quando solo uno sopravvive. La storia segue le vicende di Katniss Everdeen,una ragazza proveniente dal Distretto 12, che si offre volontaria per salvare la propria sorella minore, Primrose. L’altro partecipante ai giochi proveniente dal Distretto 12 è  Peeta Mellark,un giovane ragazzo.
Katniss e Peeta sono quindi condotti a Capitol, dove incontrano gli altri “tributi” e sono offerti al pubblico di Capitol. In questo periodo, Peeta rivela in diretta i propri sentimenti d’amore per Katniss. Katniss, tuttavia, crede che questo sia stato pianificato per incrementare il supporto del pubblico, che può essere fondamentale per la sopravvivenza, dal momento in cui al pubblico è concesso di inviare regali ai propri tributi preferiti durante il corso dei giochi.  Nel corso dei giochi, la morte dei tributi è aumentata, ma sia Katniss che Peeta riescono ogni volta a cavarsela.
Presumibilmente in conseguenza all’immagine offerta da Katniss e Peeta quali amanti, una nuova regola viene annunciata nel corso dei giochi, definendo che due tributi dello stesso Distretto possono vincere in pareggio. In conseguenza a tale proclama, Katniss si pone alla ricerca di Peeta, lo trova ferito e lo soccorre. Agendo come una giovane innamorata, conquista ancora più favore nel pubblico e, conseguentemente, doni da parte dei suoi sponsor. Quando la coppia rimane finalmente sola in gioco, i gestori del gioco decidono però di revocare la nuova regola e cercano di forzarli a un drammatico finale nel corso del quale uno dovrà uccidere l’altro per vincere. Ciò nonostante, i due giovani decidono di tentare il suicidio nella speranza che gli organizzatori possano accettare di avere due vincitori invece di nessuno. Questo espediente ha successo, e sia Katniss che Peeta sono dichiarati vincitori degli Hunger Games.
Nonostante sia riuscita a sopravvivere all’arena e sia ora trattata come un eroe in Capitol, Katniss viene avvertita che ora diventerà un bersaglio politico, in conseguenza della sconfitta pubblica inferta alle autorità. Dopo di questo, Peeta si ritrova a dover fronteggiare una spiacevole delusione d’amore, nello scoprire che la loro relazione era stata parzialmente calcolata allo scopo di raccogliere il consenso del pubblico, ragione per la quale Katniss non può che essere incerta dei propri stessi sentimenti.

Personalmente ho trovato questo libro molto affascinate. Fin dalle prime pagine il lettore viene catturato in un turbine di emozioni. Sentimenti d’amore e odio tra i due protagonisti. Sinceramente alla fine del libro non ho ancora ben capito se il tema principale è la lotta nell’arena o la storia d’amore tra Katniss e Peeta.  Non credo che la riproduzione cinematografica possa rendere giustizia al libro,perchè ci sono alcune sfumature che si possono cogliere solo attraverso la penna della Collins. Perciò vi consiglio caldamente prima dell’uscita al cinema di comprare il libro e godervelo.

Pubblicato da: pesciolinda | gennaio 4, 2012

Un Horror tutto americano

Le serie televisiva che ha incassato un boom d’ascolti, in onda in questo periodo su Fox Crime,si chiama American Horror story. E’ una serie ideata dal creatore del celebre “Glee”, Ryan Murphy. Sia ben chiaro, “American Horror Story” non ha assolutamente nulla che ricordi la banda di ragazzi un pò “sfigati”. Il telefilm ha come protagonista la ” Murder house” (la casa degli omicidi). Quella villa ha avuto decine di omicidi al suo interno e le vittime sono rimaste legate alla casa e perciò si presentano sotto sembianze umane ai suoi nuovi inquilini. Durante le puntate, si segue la situazione della famiglia che viene sempre travolta da eventi bizzarri e che turbano la loro situazione familiare. Inoltre non manca mai un tuffo nel passato,in uno degli omicidi che poi presenta i fantasmi presenti nella puntata. Questa serie è horror ma le scene vengono spesso tagliate nel momento in cui diventano troppo cruente. Sinceramente,  questa serie non mi ha particolarmente entusiasmato ma sta ottenendo numerosi apprezzamenti sia in America che in Italia. Aspetto una vostra opinione a suo riguardo.

Pubblicato da: pesciolinda | ottobre 23, 2011

Ciao campione

Non è facile iniziare un post di questo genere.

Le parole sono già state dette.

Esse verrano portate via con il tempo ma ciò che è

accaduto,il tuo ricordo,

rimarrà per sempre nei nostri cuori.

Il fatto:

Siamo durante la penultima gara del Mondiale di Moto GP,in Malesia.

Il titolo è già vinto da Casey Stoner. La partenza inizia senza incidenti.

Durante il secondo giro avviene l’incubo. Si vede il pilota Simoncelli perdere

la gestione della sua mota ed invece di cadere fuori pista,scivola nel centro.

Nella caduta gli vola via il casco e viene travolto dalla Yamaha di Edwards.

Il suo corpo rimane in mezzo alla pista.

Le sue condizioni sono apparse subito gravi.

I soccorsi sono arrivati immediatamenteperò prima che riuscisse

ad arrivare al centro medico del circuito era già in arresto cardiaco.

La causa della morte è stato l’investimento ed il pilota riportava il segno di una

ruota sul collo.

Il disastro si poteva evitare?

Questa è una domanda quasi impossibile da rispondere. Si sono scatenate

una serie di fatali coincidenze che se non fossero accadute non saremmo qui

a parlare di questo dramma.

Se il pilota si fosse lasciato scivolare anzichè rimanere attaccato alla moto si

sarebbe riuscito a salvare?

Simoncelli ha provato a rialzare la moto anzichè uscire dalla pista?

Se le gomme avessero tenuto l’attrito, il casco non fosse scappato e

l’elettronica non avesse fatto di tutto per tenerlo in sella sarebbe ancora qui?

Se Rossi non avesse chiuso la curva,Edwards sarebbe riuscito ad andare fuori

pista evitandolo cosi’?

Queste sono solo le parole,i commenti, ma il fatto è che Super Sic non sarà

piu’ mai piu’ con noi.

L’ultimo saluto:

Tutto il mondo dello sport si è succeduto nelle condoglianze e nello

sgommento generale. Secondo me il commento piu’ bello e quello piu’  è stato

quello del suo fraterno amico Valentino Rossi:

«Ti ricorderò come quello che a Monza, quando ti ho visto è sceso dalla

macchina ha tolto il casco e incazzato come una iena se n’è andato a piedi dopo

aver perso. Ti ricorderò come “quel bastardo di Sic” che stava diventando un

mostro. Ti ricorderò come l’amico pazzo di Vale, quello del primo mondiale

125 cc, quello che a inizio stagione lo volevano mettere nei casini perché “era

violento”. Ti ricorderò come il campione che sei sempre stato. Sei un grande e

ti porterò per sempre nel mio cuore».

Simoncelli è morto a 24 anni facendo ciò che amava, correre.

E’ sempre stato un giro davanti a tutti ma questa volta la sua vita ha girato

troppo in fretta.

Ciao campione!

Pubblicato da: pesciolinda | settembre 24, 2011

Only girl in the world

Non sarà “l’unica ragazza al mondo” ma è sicura la Ragazza con la R maiuscola. Rihanna è la donna dai grandi numeri:6,2o milioni e 60 milioni. 6 sono gli anni passati dal suo albun d’esordio “Music of the sun” ed da quel momento è   la Regina assoluta della Pop Music. 20 milioni sono il numero degli album venduti e 60 milioni la copie dei suoi singoli.  La ventitrenne barbadiana (ancora alla ricerca di ulteriori record da battere) concede allo stadio Olimpico di Torino l’11 Dicembre 2011 un suo concerto. Intanto ascoltiamoci ancora una volta le sue famosissime canzoni,cosi’ che ci sembri di conoscerla un pò  però dobbiamo ricordarci che”amiamo il modo in cui ci mente”.

Pubblicato da: pesciolinda | luglio 23, 2011

Al cinema con colpi di bacchetta

Non sò se si può definire il film dell’Estate (a causa dell’uscita de” I pirati dei Caraibi-oltre confine del mare) ma di sicuro l’ultimo capitolo della saga “Harry Potter” rimarà nei nostri ricordi dell’Estate 2011. Due ore di pura adrenalina e per gli spettatori che non avevano letto il libro,fino all’ultimo il timore che il protagonista (Harry Potter) potesse morire. Un bel film ricco di colpi di scena e magia. L’unica nota un pò stonata del film è l’ambientazione prevalentamente con colori scuri che aumentavano però il senso di inquietudine. Un grandioso finale ad una saga dal planetario successo.

Pubblicato da: pesciolinda | luglio 16, 2011

La risalita…partendo dall’alto!

Da una ragazza come Demi Lovato non ci si poteva aspettare nulla di diverso. A 19 anni,ha deciso di non mollare tutto. Anzi’,di ripartire da dove si è fermata. In cima. Qual’è la cosa piu’ alta che ci viene subito in mente? Un grattacielo. “Skyscraper” è il titolo del suo nuovo singolo. Vuol dire che Demi c’è ancora ed è pronta ad affilare gli artigli. Il periodo buio della Lovato (la clinica di disintossicazione e i disturbi alimentari) sembrano essere passati. Per questa 19 Texana sembra un nuovo inizio ed ora siamo pronti a rivederla sui mega-schermi dei grattacieli in Time Square.

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